mercoledì 5 agosto 2009

Cronache da Ibiza #2

Due sere fa ho fatto la prima uscita nella movida ibizenca. Andrea suonava in un locale sulla spiaggia, il ‘Delano’. Un bel posto, non troppo affollato. Uno stanzone rettangolare bianco con bancone bar di lato e consolle in fondo, circondato per metà da finestroni cielo-terra che si affacciano su Platja d’en Bossa. Non faccio in tempo a entrare nel locale che mi si avvicina una donna con un vestitino bianco attillato. Balla ed esibisce un repertorio di faccette da festaiola navigata, prive di qualsiasi significato logico. Si accosta al mio orecchio:«Queres una pastilla?»
«No grazie». Mi guarda un po’ delusa, l’unica ‘faccetta’ comprensibile fin’ora, e continua a ballare. Parcheggio vicino al bancone del bar davanti alla consolle. Due ragazze che avevo conosciuto la sera prima mi vengono a salutare. Una è alta, di carnagione chiarissima e bionda platino; l’altra è indiana, bassetta e di carnagione scura. Mi viene in mente Zelig, sono pronte per un provino. Mi giro e rivedo la tipa col vestito bianco che alla faccetta stavolta abina anche una mossetta accattivante che mi disgusta. Andrea inizia a presentarmi tutti. Dai lavoranti ai djs alle ballerine dei locali famosi. E che ballerine. Da laurea ad honorem. Secondo me le fanno ballare sui cubi per evitare che girino sciolte per la discoteca a rovinare la serata a chi le vede per la prima volta. Arriva Matteo, un amico che non vedo da tempo. Lo violento immediatamente costringendolo a rollare una canna. Mi diverte vederlo girare indaffarato alla ricerca di sigarette e cartine. Alla fine ci riesce, ma dopo avermi fatto accendere si dilegua per un po’ a riprendere fiato. Il tempo passa e riesco a evitare con esperienza tutto quello che mi viene offerto. L’unica stronzata la faccio quando, soprapensiero, accetto un sorso d’acqua da una sconosciuta. Per fortuna me ne rendo conto mentre lo sto facendo. Con estrema scioltezza, mi assicuro che la tipa non mi sta guardando e sputo il sorso d’acqua, colpendo anche un pezzo di gamba di Nilushe (l’assistente). Il quale mi guarda esplodendo in una clamorosa risata:«Questo io non scorda mai!».
Arriva l’ora di andare a casa. Mentre esco mi raggiunge una ragazza che mi ballava vicino. In inglese con un accento dell’est mi dice che voleva salutarmi e che ho dei bellissimi occhi. Il modo di fare mi ricorda la mia ex. La ringrazio e me ne vado. Steso sul letto mi chiedo:«Hai ringraziato e te ne sei andato?». Amaramente divertito mi addormento. Come dice il vecchio saggio: ogni lasciata è persa...

Nessun commento: