Il locale è meraviglioso. Piccolo con bar quadrato al centro della sala, classica stanzetta vetrata con lap dancer senza palo e scadente sia dal punto di vista sessuale che da quello ritmico: si muove come Freinkenstein e suscita sesso come l'alluce di Shrek. Tavolini e sedie vicino alle pareti dipinte chiaramente di rosso, e mini stanza con mini dj - il grande Giovannino (con tanto di mascherina rossa)- che ci ha deliziato spaziando dai Duran Duran ai Rage Against The Machine devo dire con grande gusto musicale. Gogna piazzata davanti all'entrata, non quella classica per mani e testa ma quella con lettino e travi a v per le gambe (una sorta di divaricatore ginecologico medioevale). Sono in compagnia del mio amico Michael che mi è venuto a prendere e mi ha portato alla festa. Bravissimo attore oltre che persona davvero speciale. Con una peculiarità: gli tremano le mani come se ci fosse un terremoto del settimo grado della scala Richter. Bere o farsi mettere in bocca una sigaretta con il suo aiuto diventa una manche di giochi senza frontiere. Ma veniamo ora al vestiario degli invitati. Quasi tutti in nero. Le donne sfoggiano toppini di pizzo e maculati, catene, manette (immancabili) e mascherine di ogni tipo. Gli uomini giacche di pelle, polsiere con punte di ferro (quelle dei metallari), fruste, una sorta di battiscopa in pelle e maschere (una da maiale e una da wrestler degne di nota). Il travestimento più riuscito è quello di Manu: vestaglia orientale e pacchetto di patatine a rappresentare Rocco Siffredi nella famosa pubblicità. Quello meno riuscito il mio: pantaloni di velluto e maglione di lana a collo alto. Se però consideriamo il lato fetish della sedia a rotelle allora vinco io! Bravo Max, serata ottimamente riuscita. Dovremmo farne un appuntamento fisso mensile. Vi lascio con foto della 'lap dancer' per farvi un'idea... (venuta mossa perchè l'ha fatta Michael).
LONDRA: CONCIA
5 anni fa