lunedì 14 settembre 2009

Assicurazioni truffaldine

Nei primi giorni di Luglio mi ha chiamato Fabio, l'agente della Cattolica assicurazioni, per avvertirmi del repentino aumento della polizza che copre il mio furgone contro furto, incendio e danni a terzi. Con estrema naturalezza mi ha comunicato un aumento del doppio del premio ogni sei mesi. Da mille a duemila euro. Con altrettanta naturalezza ho risposto no grazie, cambio assicurazione. Ho contattato un mio caro amico assicuratore il quale, in quattro e quattr'otto, ha trovato il modo di farmi pagare mille euro ogni sei mesi. La stessa cifra che pagavo prima dello sconsiderato aumento. Fino a qui tutto bene. Il bello arriva intorno ai primi di Settembre. Appena rientrato dalle vacanze mi chiama il recupero crediti della Cattolica nella persona di Sonia (purtroppo non ricordo il cognome). Di solito si riceve una comunicazione scritta prima di arrivare al recupero crediti; nel mio caso no, direttamente la chiamata. Secondo Sonia ho un vincolo assicurativo che mi lega alla loro compagnia e sono obbligato a pagare il premio. Perdo immediatamente le staffe e attacco il telefono dicendo che mi informerò in merito. Chiamo subito il mio vecchio assicuratore che mi spiega cosa devo fare: basta andare allo sportello della banca presso la quale ho ottenuto il finanziamento per pagare il furgone, dove mi verrà consegnato un modello pre-stampato di svincolo assicurativo. Praticamente stanno provando a fregarmi. Vado alla Deutsche Bank, dove tempo un minuto e mezzo e con estrema cortesia, mi forniscono il documento. Torno a casa e mando il fax all'amministrazione della Cattolica. Il giorno dopo mi richiama Sonia:
«Salve, sono Sonia del recupero crediti della Cattolica (pagherei per sapere il cognome)»
«Salve, mi dica»
«Dovrebbe saldare il debito che ha con la compagnia»
«Ho mandato un fax con il documento di svincolo assicurativo proprio ieri»
Un attimo di silenzio.
«Ah...allora salgo in amministrazione a controllare e la richiamo se ci dovessero essere problemi»
«Problemi non ce ne saranno e lei farebbe bene ad avvertire la gente invece di tentare di truffarla. Per quanto mi riguarda uno strozzino in confronto a lei è un santo, almeno lui rischia la galera. Si faccia un esame di coscenza, se ancora ne ha una».
Non risponde e attacca.
A tutti quelli che dovessero avere un problema analogo: ora sapete cosa fare.

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