mercoledì 27 luglio 2011

Numana estate 2011/3

Non sto scrivendo perché in realtà c’è poco da raccontare. Il tempo è brutto e fa freddo come d’inverno. Le uscite e le giornate di mare, assai limitate. Tuttavia qualche piccolo evento degno di nota posso riportarlo.
Il primo riguarda il piccolo Tommy/Danni, che è felicemente rimasto il bambino ‘vivace’ dello scorso anno. Il suo unico interesse compulsivo è la pesca. E’ super attrezzato con retini, lenze, togne, ami di ogni tipo e una compagna senza la quale non si muove: una bambina più grande di lui con la stessa passione. Qualche giorno fa il connubio è saltato perché lei non aveva voglia. Non l’avesse mai fatto. Tommy è partito in un capriccio/lamento da tragedia greca, piangendo e inveendo con anatemi di morte:
«Per colpa sua non posso andare a pescare, magari muore!».
Un signore e suo figlio, pescatori anche loro, si sono offerti di portarlo. Ma lui niente, ha continuato sulla sua linea intransigente: senza di lei non vado. Dopo una ventina di minuti di tragicommedia mia cugina Maddalena, madre del piccolo estremista – spazientita fino al midollo – gli ha dato l’out out:
«Se vuoi pescare vai con loro, altrimenti smettila di frignare e stai zitto», rincarando la dose «e complimenti per la bella figura da piagnone che stai facendo davanti a tutti».
A questo punto i freni inibitori dell’anfant terrible, già ampiamente scarsi, si sono abbattuti sulla madre con la violenza delle cascate del Niagara:
«Perché ho una madre che deve morire! Hai capito, devi morire!».
E la madre ha risposto con la stessa violenza. L’ha preso per un braccio, gli ha rifilato quattro sganassoni e l’ha chiuso in cabina in temporaneo isolamento. Sotto gli occhi atterriti di qualche spiaggiante, distratto dal tranquillo bagno di sole dai rumorosi colpi e dalle urla della cugina, ora visibilmente alterata.
Dopo il trattamento, il piccolo Tommy è effettivamente tornato mansueto. Questa la spiegazione della mamma:
«Mio figlio ha due neuroni che girano nello stesso verso. Ogni tanto uno gira da una parte e l’altro dalla parte opposta. Tre o quattro ceffoni bastano per rimetterli sulla stessa carreggiata. Purtroppo sono due, e due rimangono». Non fa una piega.
Ieri sono andato, insieme a Monica e all’amico Teo, a Offagna, un delizioso paesino dell’entroterra marchigiano dove si svolge una settimana di festa ispirata al medioevo. Il centro storico del paese è davvero di stampo medievale, con alte mura sia lungo il perimetro che all’interno, e una meravigliosa torre all’apice. Tutto egregiamente mantenuto. Per l’occasione il paese si divide in contrade che si affrontano in duelli di spada e tiro con archi e balestre, il tutto condito da travestimenti in stile: priori, re, regine, damigelle, giullari, giocolieri e mangiafuoco. Bande musicali si aggirano tra i viali suonando, presumo, le hit in voga a quei tempi. Un misto di cornamuse e percussioni piacevoli e interessanti. Una coreografia studiata nei particolari che riesce nell’intento di trasportare il visitatore indietro nel tempo. Siamo arrivati a combattimenti finiti, deliziandoci però col vino offerto dalla contrada vincitrice. Uniche due note stonate: l’assenza di una mega brace con maiale allo spiedo e cacciagione tipo Asterix, che sinceramente mi aspettavo di trovare; l’unica rappresentazione che siamo riusciti a vedere, fatta da un gruppo di ragazzi di Jesi (la compagnia Avalon...). Con tristi combattimenti tra cavalieri, arbitrati da un tristissimo Re e accompagnati da uno squallido voice over che spiegava l’uso delle armi, la passione e il sacrificio settimanale che impiegano nello studio storico e nelle tecniche di combattimento. I miei nipoti di dodici e tredici anni avrebbero offerto uno spettacolo spadaccino molto più spettacolare, senza impegno settimanale.
Dopo un giro di bancarelle (queste si spettacolari, altro che quelle di Numana) e un incontro ravvicinato con due Poiane di Harris (rapaci tipo Falco), trasportate in mano dai padroni (poianieri?), ce ne siamo tornati a casa. Mediamente soddisfatti.
Da Numana, in una giornata fredda e piovosa, è tutto per ora.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

ahhh, finalmente, anche se non hai molto da dire mi piace comunque aprire il tuo blog e trovarci un post nuovo.
i due ragazzi mi ricordano il mio amore grande ed io, non facevamo niente se non insieme, non riuscivamo a staccarci,non aveva senso fare una cosa, andare in un posto se lui non poteva essere con me, perciò capisco il bimbo anche se per lui è stato più un abbandono da parte dell'amica.
la mamma di certo non otterrà niente con i ceffoni, di più forse col rinchiuderlo da qualche parte in attesa del totale sfogo.
certo sulla futura sorte della madre ha già le idee molto chiare, mi ricorda (ancora una volta) il cugino della mamma, ahahah!
quando scrivi su tua madre sei da morire e ogni volta le tue parole sembrano le mie...ste madri!
comunque lei ha messo al mondo te...meno male almeno ho potuto vivere emozioni uniche e mai più ripetibili
bacioooo

Anonimo ha detto...

ah scusa sono anonimo senza nome

Anonimo ha detto...

Fare la mamma è veramente difficile..... e se penso alle boiate pazzesche che ho commesso con mia figlia...pensa che una volta lei, sugli 8 anni,era con me a Napoli,su un autobus superaffollato di gente, canticchiava, storpiandola, la canzone di Zucchero ( accetto il diavolo in meeeee..) mi parte uno schiaffone tremendo, non so da dove...forse in una precedente vita militavo nella santa inquisizione del cavolo...mah! Comunque io avevo bellamente e spensieratamente dimenticato l'episodio, ma mia figlia no...le ho chiesto scusa sinceramente dal profondo del cuore, anni dopo, quando lei mi ha ricordato il tutto, chissà se è servito.
Eppure avevo 31 anni, come potevo essere così incapace?
giovanna

Anonimo ha detto...

@ giovanna
almeno ora te ne sei resa conto e le hai chiesto scusa, si può sbagliare, non è facile essere genitore, ma si può riconoscere di aver sbagliato e si può non farlo più e questo non è da tutti, un figlio apprezza l'umanità e l'umiltà di una mamma che ha capito, la mia negava anche l'evidenza facendo passare me x quella sbagliata,lei si che è un incapace!
scusa se mi sono intromessa.
a.s.n.

Anonimo ha detto...

@anonimo senza nome ....grazie! Mentre preparavo la cena, dopo aver scritto il mio commento e letto il tuo primo commento, ti pensavo...mi è troppo simpatico...scrive e agisce come un uomo ed è una donna...come Lady Oscar...mi piace proprio..e poi tu hai scritto questo ;-)))
Sei proprio forte, un bacio!
giovanna

Anonimo ha detto...

@giovanna
non ho capito molto bene ma ti ringrazio!
baci
a.s.n

Anonimo ha detto...

@anonimo senza nome
come al solito non riesco a spiegarmi come vorrei! Mi piaci perchè sei diretta, senza fronzoli e vai diritta al punto,( non come me) come Moi, per esempio, della quale sento la mancanza.....
baci a tutti
giovanna

moi ha detto...

ci sono, ci sono :) vi seguo..silenziosa ma vi seguo :) Lorenzo, se pubblichi un libro sappi che sarò tra i primi ad acquistarlo..;)

Lorenzo Amurri ha detto...

@moi: anche io sentivo la tua mancanza. Troppo silenziosa! Il libro è in arrivo...;)

Anonimo ha detto...

ah ok, si mi piace l'onestà e la chiarezza e trovo anche io che moi sia forte!
e penso che se esce il libro di lorenzo lo compriamo tutte!!!!!!!!

ciaooooo
a.s.n.

Anonimo ha detto...

@ moi:
ciao, volevo sapere se per caso anche tu hai un blog, non mi dispiacerebbe parlare di più con te e mica posso sempre parassitare questo di Lorenzo!!!!!!!
a.s.n.

Anonimo ha detto...

sono d'accordo su tutto! Non vedo l'ora che esca il libro di Lorenzo e nel frattempo sto prelevando dalla biblioteca comunale tutti i libri che consiglia lui e che non conoscevo ancora( Una cosa divertente che non farò mai più, è fantastico! ).
Per quanto riguarda il blog di Moi, avevo pensato la stessa identica cosa, ma non avevo il coraggio di chiederlo!!!
Vedi a.s.n. questo è un altro esempio del motivo per cui mi piaci ;)
Vi abbraccio tutti
giovanna

Anonimo ha detto...

grazie giovanna!
a.s.n.