sabato 21 luglio 2012

Che noia la febbre d'estate, che noia la solitudine quando si è malati. Tutti dicono: sei malato, vorrai stare da solo. No! La malattia in solitudine è come una lanterna notturna senza falene, come un falò senza qualcuno intorno. Ci vuole una presenza, un carezza, un bacio. E si guarisce prima, molto prima. Lo so bene io.

4 commenti:

giovanna ha detto...

Ti mando una carezza e un bacio! Se stessi a Roma e se non facessi una terapia che mi tiene segregata in casa per ancora circa 1 anno e mezzo, te li porterei di persona e pensa che io invece, forse, guarirei meglio in solitudine e non posso. Ma sulla carezza e il bacio, hai ragione!

Lorenzo Amurri ha detto...

Che hai Giovanna? Perché non puoi uscire?

giovanna ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
giovanna ha detto...

sei al pc in questo momento?