giovedì 20 agosto 2009

Cronache da Ibiza #8

Sono reduce da una sbronza di quelle con la S maiuscola. Quelle che ti prendi da adolescente. Quelle che il mondo gira a una velocità insostenibile e sei pronto a vomitarti le budella. Quelle che da un certo punto in poi non ti ricordi né con chi hai parlato, né tantomeno cosa hai detto. Insomma, quelle. Sono uscito con l’idea di bere ma, come succede a tutti in questi casi, ho bevuto il bicchiere di troppo. Nel mio caso i bicchieri di troppo. Sette calici pieni di ‘Hierbas’ con ghiaccio, tipico liquore made in Ibiza dal sapore dolciastro. Una bomba. Teatro della mia performance sempre il Delano sulla spiaggia, stavolta la festa l’abbiamo organizzata noi col marchio del negozio di dischi. Bella festa. Molta gente. Massimo fa un live set, mentre Andrea, Renè e il dj resident (di cui non ricordo il nome) fanno volare i vinili sopra i piatti come freesbies. In realtà la vera performance la fanno due spilungone nordiche. Una bionda e una mora. Veramente alte, più di un metro e ottanta cadauna (che in tutto fanno tre metri e sessanta) e veramente belle. Ballano insieme a un loro amico. Li guardo da un po’, cercando di capire quale delle due è libera. L’arcano si svela da se poco dopo. Le tipe si abbracciano inscenando un balletto sexy e iniziano a baciarsi. Un bacio di quelli seri, appassionato e coinvolgente. Così coinvolgente che i maschi intorno rimangono a ganasce spalancate per il minuto buono dell’esecuzione, per esplodere poi in un sonoro applauso tra le risate di tutti, anche delle stesse altezze nordiche. Questa è una delle ultime cose che ricordo con lucidità (e chi se la scorda). Ricordo di aver detto:«Esco a prendere un po’ d’aria».
Poi solo momenti, qualche persona e una fatica immane per cercare di rallentare tutto ciò che avevo intorno. Ricordo anche la brezza marina, che mi dava un certo sollievo, e rumori di mazzi di chiavi (non chiedetemi perché).
Ah, ricordo anche un coniglio in mezzo alla strada. Nilusha dice che ne abbiamo incontrati cinque tornando. Su quello che mi hanno raccontato gli altri calerei un velo pietoso, anche perché mi viene da vomitare al solo pensiero. Sono in hangover da due giorni, non ho più l’età.

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