sabato 18 giugno 2011

Per te

Bottiglie vuote risuonano stonate
l'eco delle voci di una festa consumata,
le lacrime spese alla ricerca d'errori mai commessi,
restano sbagli freschi di cui vergognarsi,
annegati in bevande dai colori scuri,
che somigliano a buchi neri e inghiottono i sentimenti,
quelli più puri,
quelli che a guardarli ci si commuove,
quelli che nessuno vede,
neanche chi li prova.
Lasciatemi dormire allora,
lasciatemi vivere la mia scelta di solitudine,
e lasciatemi provare un sentimento che rimarrà soltanto mio.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando leggo quello che scrivi, il mio senso critico si volatilizza, è necessario che io faccia leggere le tue cose a qualcuno di cui stimo l'intelligenza , per capire perchè ho il desiderio di copiare le tue poesie su tutti i muri delle case, in modo che tutti le leggano.
Ti abbraccio Lorenzo!
giovanna

Lorenzo Amurri ha detto...

Grazie di cuore Giovanna. Un abbraccio

moi ha detto...

Lasciatemi dormire allora,
lasciatemi vivere la mia scelta di solitudine,
e lasciatemi provare un sentimento che rimarrà soltanto mio.

Quando le righe di un altro raccontano di te fa uno strano effetto. Si sceglie la solitudine?

Lorenzo Amurri ha detto...

Direi proprio di si, anche nel nostro caso se è quello che intendi. Con questi tre versi, nonostante si riferiscano anche a me in un certo senso, ho voluto dar voce a un'altra persona. Vedo che le persone sono diventate due...

moi ha detto...

Onestamente credo che la scelta della solitudine (sentimentale) sia sempre una scelta dolorosa. Faccio fatica a credere che non si avverta la mancanza, il peso dell'assenza. Per me è una condizione con la quale puoi imparare a convivere, puoi arrivare a star bene, puoi conquistare un equilibrio, uno spazio sereno. Ma se hai qualcuno accanto con cui riesci a star bene è tutta un'altra cosa.

Magari la solitudine della persona a cui hai dato voce nei tuoi versi è un'altra solitudine. Io l'ho percepita così..e trovo sia inevitabile ma anche misteriosamente bello che ogni lettore trovi nelle parole di un altro un senso tutto suo, anche anni luce distante da quello dell'autore :)

Lorenzo Amurri ha detto...

Sono d'accordo sulla difficoltà. Ma c'è anche chi rimane talmente segnato da un rapporto importante finito, che forse preferisce restare solo. Soprattutto chi già vive una vita dal precario equilibrio...

La poesia descrive un momento, una sensazione, un fulmine improvviso, una folata di vento. In quell'attimo ho letto una voglia di solitudine che magari il giorno dopo non c'era più. Chi scriva ha forse la presunzione di vedere cosa c'è dentro le persone, e qualche volta ci riesce...ciao moi.