martedì 12 maggio 2015

Quaranta minuti

Qualche giorno fa, dopo quasi cinque mesi passati a letto, mi hanno fatto sedere sulla carrozzina per quaranta minuti. Quanto durano quaranta minuti? Quante cose si possono fare in quaranta minuti?
Si può avere la pressione bassa e perdere il primo quarto d'ora a cercare di non svenire. Si può ascoltare il rumore del proprio sangue che scorre nelle orecchie, e sembra un rubinetto dell'acqua lasciato aperto. Si può cadere all'indietro e sbattere violentemente la nuca contro il muro, perché la tua sedia a rotelle ha l'assetto di quando pesavi dieci chili di più. Che tra dolore, contraccolpo al collo e panico generale (non il mio), ti fa perdere un altro quarto d'ora. Si può scendere al piano terra dell'ospedale, uscire fuori nel cortile e per cinque minuti sentire il calore rassicurante del sole: lasciarsi accarezzare dai suoi raggi, respirare ossigeno, cambiare prospettiva e sentirsi ancora vivi. Si può comprendere con lucidità, forse per l'estrema fatica fisica che si prova a stare seduti, la gravità di quello che è successo in questi mesi. Si può ripensare al grande affetto ricevuto. Un affetto mai scontato, senza il quale non sarei riuscito a superare la tempesta che mi ha investito. E si può sperare di lasciare il prima possibile l'ospedale, e magari ritrovare un pezzo di quell'affetto.

13 commenti:

giovanna ha detto...

Meraviglioso sei, Lorenzo! Ti voglio bene

Daniela F. ha detto...

Dai, che anche questa è passata! Un abbraccio

lisa ha detto...

sei un grande!!!..,tienici aggiornati dei tuoi progressi...ed inizia a pensare al tuo prossimo viaggio!
ciao lisa da roma

adriana ha detto...

Un abbraccio....

Unknown ha detto...

Ciao Lorenzo, mi chiamo Francesco e ad ottobre ho avuto un incidente che mi ha lasciato una lesione midollare livello L3. Ho letto i tuoi due libri e ho bisogno di poter comunicare con te. Il mio indirizzo email è scoramento@gmail.com se puoi contattami ti prego.
con affetto
Francesco Simonelli

Anonimo ha detto...

Perkè non scrivi piu'?

Anonimo ha detto...

Ti voglio bene.
Ti abbraccio, ovunque tu sia.

Anonimo ha detto...

É così triste sapere che non sceiverai mai più in queste pagine . Eppure sono qui quasi ogni giorno

Unknown ha detto...

Ecco xkè non scrivi più....amore mio grande non ci sei più. Almeno prima potevo leggerti sentirti vicino pur senza pretese e sperare un giorno di incontrarti x caso. Ora non più. Ti ho amato tanto. E ti amerò sempre come ho fatto tutti i giorni da 16 anni ...e tu lo sai.ciao amore mio.

bettina ha detto...

grazie per tutto quello che mi insegni leggendo i tuoi testi.
Anche se ti ho conosciuto tardi ho capito di me tante cose leggendoti, perchè a volte è leggendo gli altri che si conosce e si riconosce.
Con grande stima e affetto, ci sarai per sempre

Anonimo ha detto...

Ciao Lorenzo !
Sto scrivendo in questo posto e so che ancora ti appartiene...

Sai, io credo molto nei collegamenti con noi tutti,a prescindere dal tempo che eravamo ...che siamo o che saremo...sempre resteremo uniti!

Fino ad un minuto fa io non sapevo nulla di te....ecco grazie a questi collegamenti io adesso ti sto conoscendo meglio...no non è un casualità... non ci credo.

Vedi io sento ancora il tuo respiro,un respiro che vive attraverso l'ossigeno e l'essenza del tuo esistere...quella bellezza che ancora ti appartiene non conosce spegnimento...sei una piccola luce che illumina ancora altre vite ,anche la mia adesso..no non è un caso ...io non ci credo.

Sai cosa farò comprero'
quel tuo libro "Apnea"... sono certa che li io ti chiederò e tu mi risponderai....comunicheremo assieme lo so e già da adesso io ti ringrazio infinitamente...ciao!

L.

Anonimo ha detto...

Oddio sono trascorsi tre anni e non so da quando tempo ho preso il tuo libro ,solitamente mantengo gli impegni presi se così posso dire...ma,so che tu me lo concedi e me lo hai concesso in tutta tranquillità affinché io mi sentissi pronta di conoscere meglio la tua storia.

Sono qui e la mia essenza lentamente sta per entrare in profondo contatto con la tua ..mi rendo conto che tu non potrai rispondere ai miei quesiti ed io dovrò reprimerli...ma so che mi ascolti anche,se non posso provarlo...infondo a chi dovremmo dimostrarlo poi?

Ti ringrazio in anticipo per ciò che di te mi porterai a conoscere,sono preparata in parte a versare un po di lacrime e raccoglierle da me ,ma sono anche preparata che ci sia altro oltre le lacrime magari non di dolore ,c è la tua testimonianza ,ci sono rivelazioni che dovrò cogliere e custodire..

Bene sto iniziando ...ma tu ascoltami ,ascoltati ..

Tra sogno e realtà (pg5)

- È quasi l'ora di pranzo.
Sto sciando insieme alla mia fidanzata,in realtà la precedo perché è troppo lenta.
E quasi l'ora di pranzo.
Ho la faccia immersa nella neve.Non sento più niente,come fossi dentro un batuffolo d'ovatta.Non riesco a respirare.Qualcuno mi prende la testa tra le mani e la gira:respiro.

Ora sono in un garage,sembra l'officina di un meccanico.Ho la sensazione di avere una persona davanti girata di spalle e una dietro che mi tocca la testa,ma non le distinguo chiaramente.Ho sete.Sento il liquido fresco scendere giù fino allo stomaco e oltre;lo sento nella vescica e non posso trattenerlo dentro;lo sento fluire in mezzo alle gambe:è bellussimp,paragonabile a un orgasmo.

Il garage è l'elicottero che mi stra trasportando d'urgenza in ospedale.Sono sveglio,ma la mia coscienza vaga scioccata,costruendo una difesa visionaria che confonde quello che in realtà sta succedendo.Mi diranno in seguito che in molti,traspirtati in elicottero dopo gravi incidenti,raccontano di essere stati in un garage,mi diranno anche che all'arrivo al pronto soccorso ho detto che qualcuno mi aveva dato da bere,scatenando un attimo di panico generale.Se qualcuno l'avesse veramente fatto non sarei qui a scruvere.-


E magari nemmeno io a leggerti e a riportarti in vita tramite questo libro...

moi ha detto...

Spero che mai svanisca la possibilità di leggere di te qui dentro, è il mio modo di venirti a trovare. Pur non avendoti mai conosciuto davvero ci unisce un destino simile di vita in carrozzina tante tante condivisioni in termini di modo di pensare e per me puoi aiutare tantissime altre vite che purtroppo percorreranno percorsi simili ai nostri... ti penso e sono grata quel giorno di tanti anni fa di essere arrivata qui...