Voglia d'oriente.
Voglia di lumini a indicare la via attraverso stretti vicoli sabbiosi,
voglia di terra ocra e polveri porpora,
voglia di viaggiare libero cavalcando un proiettile su due ruote,
voglia di strade proibite, bucate, dismesse lungo passi incantati,
terra di animali selvatici, d'occhi sorpresi nascosti in capanne fangose,
voglia di fresco pesce d'oceano, di spezie sconosciute, di torrette sospese nel tempo su cui aspettare l'alba,
voglia di scogliere a strapiombo, di spiagge bianche e di cascate d'acqua dolce dopo un bagno salato,
voglia di sabbia calda e soffice sotto ai piedi e di onde blu cobalto sul corpo,
voglia di frutta in cesti,
di donne scure, anelli, orecchini, collane e vesti,
voglia di reti e pescatori di primo mattino e tarda serata,
voglia di barchini di passaggio a cui attaccarmi mentre nuoto in un mondo liquido che non mi appartiene,
ma che sento così mio,
voglia di sentire il tuo odore e rimanerne estasiato,
e voglia di camminare solo, sedermi davanti al tramonto e incontrare un cane,
e insieme lasciare che il sole svanisca all'orizzonte e svanire con lui,
tu a nord e io a sud,
ognuno per la sua strada.