giovedì 30 giugno 2011

Mia madre:''Vorrei che i miei figli mi chiamassero ogni tanto per sapere se sono viva o morta''
Io:''Noi ti chiamiamo per sapere se sei morta''.
Non ha colto...

venerdì 24 giugno 2011

A Roma.
Capita che sei in mezzo al traffico. Un tipo su uno scooter vuole passare di lato e grida:«Ooh!!».
Il mio assistente si gira e chiede:«Che c'è?».
Il tipo si avvicina, cinquantenne con barba brizzolata e camicia maculata militare:«C'è che voglio passare, spostati!»
«Sono passati dieci motorini, passa»
«Mbè io non ci passo, sposta sto cazzo di furgone».
Intervengo io:«Stai calmo, qual'è il problema?»
«Guidi te? Allora fatti i cazzi tuoi»
«Il furgone è mio quindi sono cazzi miei»
«Guidi te?? Allora non rompere il cazzo!»
«Non ti permettere testa di cazzo e rivolgiti alle persone con rispetto, soprattutto quando hai davanti qualcuno con evidenti difficoltà»
«Non fare il caso umano e levati dal cazzo».
Se ne va mentre gli urlo 'fascio di merda!' a pieni polmoni.
Ecco, questo capita a Roma in mezzo al traffico.
Un bel paese...
Dimenticavo, se a qualcuno interessa ho la targa.

sabato 18 giugno 2011

Per te

Bottiglie vuote risuonano stonate
l'eco delle voci di una festa consumata,
le lacrime spese alla ricerca d'errori mai commessi,
restano sbagli freschi di cui vergognarsi,
annegati in bevande dai colori scuri,
che somigliano a buchi neri e inghiottono i sentimenti,
quelli più puri,
quelli che a guardarli ci si commuove,
quelli che nessuno vede,
neanche chi li prova.
Lasciatemi dormire allora,
lasciatemi vivere la mia scelta di solitudine,
e lasciatemi provare un sentimento che rimarrà soltanto mio.

mercoledì 15 giugno 2011

Mentre cerco umilmente di raccogliere la concentrazione necessaria per scrivere due righe due, sento mia madre che si aggira avanti e indietro nel giardino condominiale scarrozzando il figlio di otto mesi del mio assistente e ripetendogli in una cantilena che somiglia a un mantra orientale:«Camminare, correre, camminare, correre».
Il mio cervello rischia l'implosione istantanea, ma il mio preoccupato pensiero va al povero infante. Già il continuo mix cingalese-italiano deve creargli una certa confusione linguistica, ma sottoporlo anche alla tortura mantrica mi sembra davvero troppo. Di questo passo probabilmente chiamerà la mamma ''correre'' e il papà ''camminare''.

Oltretutto oggi hanno ufficialmente aperto la piscina. Neanche si fossero messi d'accordo (impossibile perché la data d'apertura era custodita nell'Area 51 in America), tutti i bambini del quartiere si sono materializzati direttamente nell'acqua. Ho deciso di ritirarmi nel monastero tibetano più vicino. Forse li riuscirò a concludere qualcosa, o almeno pregherò affinché accada...
Buona giornata a tutti!

martedì 7 giugno 2011

Oriente

Voglia d'oriente.
Voglia di lumini a indicare la via attraverso stretti vicoli sabbiosi,
voglia di terra ocra e polveri porpora,
voglia di viaggiare libero cavalcando un proiettile su due ruote,
voglia di strade proibite, bucate, dismesse lungo passi incantati,
terra di animali selvatici, d'occhi sorpresi nascosti in capanne fangose,
voglia di fresco pesce d'oceano, di spezie sconosciute, di torrette sospese nel tempo su cui aspettare l'alba,
voglia di scogliere a strapiombo, di spiagge bianche e di cascate d'acqua dolce dopo un bagno salato,
voglia di sabbia calda e soffice sotto ai piedi e di onde blu cobalto sul corpo,
voglia di frutta in cesti,
di donne scure, anelli, orecchini, collane e vesti,
voglia di reti e pescatori di primo mattino e tarda serata,
voglia di barchini di passaggio a cui attaccarmi mentre nuoto in un mondo liquido che non mi appartiene,
ma che sento così mio,
voglia di sentire il tuo odore e rimanerne estasiato,
e voglia di camminare solo, sedermi davanti al tramonto e incontrare un cane,
e insieme lasciare che il sole svanisca all'orizzonte e svanire con lui,
tu a nord e io a sud,
ognuno per la sua strada.