Ho ricevuto una chiamata dalla segretaria (sempre bellissima) di Jimmy Ghione. Mi aspettavo la comunicazione del giorno in cui sarebbe stato trasmesso il servizio del quale sono stato protagonista. Mi comunica l'esatto contrario, o quasi. Dal momento che la vicenda si è risolta positivamente, non vogliono gettare benzina sul fuoco. La messa in onda del servizio è a discrezione di Milano. Partendo dal presupposto che non mi frega niente di apparire in video, non avendo alcuna mania di protagonismo, vorrei analizzare l'esito «positivo» della mia vicenda.
Posso essere contento e soddisfatto nel sapere che non dovrò mai più presentarmi a visita di controllo e che neanche devo aspettarmi una visita domiciliare. Quello che mi lascia a bocca aperta è la pressochè inesistente sensibilità verso gli altri 40.000 disabili con difficoltà anche più gravi della mia, che non hanno risolto un bel niente. Che saranno precettati a visita senza possibilità di scampo, con tutti i disagi che ciò comporta. Poi, parliamoci chiaro, io ci sono comunque dovuto andare all'inps a farmi vedere per ricevere la lettera di esonero. E le barriere architettoniche che impediscono l'entrata alla sede centrale? Non sono sufficienti a creare un caso? La mia denuncia non mirava a risolvere egoisticamente la mia personale situazione, ma voleva essere un esempio per tutte le persone che si trovano ad affrontare problemi analoghi. La prossima volta mi metto una telecamerina nascosta addosso e il servizio lo faccio da solo. E magari mi rivolgo alle «Iene».
Deluso vi saluto.
MEGLIO NON CHIEDERE
4 settimane fa
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