Ho passato un sabato sera fantastico. La mia cara amica Silvia Volpato ha organizzato, insieme a due suoi amici chef, una cena a tema con musica dal vivo in un loft a S.Lorenzo. L'evento si chiamava ''Jambalaya Funk''. Ai fornelli la coppia ''The Fooders'' più Silvia, il tutto accompagnato dal coinvolgente funk dei ''Roots Down'' una band di vecchie volpi (David Nerattini drums, Paolo Pecorelli bass, Raffaele Scoccia organ, Emanuele Jorma Gasperi guitar) in una cornice spettacolare: il civico 26 di vie degli equi. Un anonimo cancello verde al di la del quale si apre un piccolo mondo incantato. Un cortile dalle mura rosse che sembra una piccola piazzetta di paese, uno studio artistico sulla sinistra, il dietro di un pub sulla destra e, dopo aver percorso qualche metro, l'entrata di questo bellissimo loft che è anche casa dei Fooders. Soffitto alto caratterizzato da molteplici archi in pietra, pareti bianche con pochi quadri (uno enorme raffigurante una non ben precisata coppia aristocratica in posa: effetto dirompente), una colonna quadrata al centro con grandi termosifoni tubulari su ogni lato, cucina super professionale sulla sinistra con sopra un soppalco chiuso con la camera da letto. Accanto alla cucina un grande spazio caratterizzato da un tavolo con computer (apple naturalmente, un pc avrebbe sfigurato), una serie di credenze bianche chiuse senza maniglie (very cool) e il bagno. Luci e lucette varie disposte con gusto e divani, poltrone, sedie antiche e una mini chez long su cui mi sarei adagiato volentieri. Insomma farei carte false per viverci, anche se dal mio punto di vista sarebbe quasi impossibile. Questo testimonia però la bellezza del posto. Ma veniamo al menù, fondamentale direi. Cucina tipica del sud degli Stati Uniti d'America, quella che si sviluppa sulle coste del Mississippi. Un misto di tradizioni native con influenze italiane, spagnole e creole, e una pennellata di Caraibi. Si inizia con la 'Muffoletta' un quarto di panino con salame, formaggio e non so bene cos'altro (un cos'altro buonissimo comunque) accompagnato da delle patatine fritte con ketchup fatto in casa (Silvia ne voglio un vagone!). Per passare poi alle famose 'Buffalo wings' con contorno di 'Boston Baked Beans' e 'Bluecheese dressing sauce'. E per finire con la 'Jambalaya' una sorta di paella con carne di maiale e spezie accompagnata da 'Cole Slow' tra i più buoni che ho mai mangiato. Classica pannocchia di mais e dolce 'Lemon Pie' da leccarsi le dita. Il tutto annaffiato da Budweiser che sarà pure leggera, ma alla quinta inizi comunque a barcollare. Serata risolta per la modica spesa di quaranta euro. Come si fa a essere eternamente grati per un sabato sera romano da ricordare? GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE! ANCORA, ANCORA, ANCORA! Presto per favore!
P.S. Posso fermarmi a dormire la prossima volta? Vorrei risvegliarmi nel cortiletto e sentirmi a casa...
Ah dimenticavo, unico problema del loft...non mi appartiene.
MEGLIO NON CHIEDERE
4 settimane fa
1 commento:
Ad una cena dei Fooders (ex gastronauts) ci sono stata anch'io e...mi sono innamorata di loro!
letto il tuo blog: mi piace il tuo stile di scrittura oltre a ciò che scrivi.
Magari ci si incontra in via degli equi, 26 la prox.
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